VIAREGGIO. “In questi giorni si è disputata una miserabile competizione politica, nella quale sono stato fiondato di getto; credo che prima di avermi proposto come assessore, si sarebbe almeno dovuto chiedermi cosa ne pensavo e se ero disposto a intraprendere questa soap da toto assessore.” Lo scrive in una nota Michelangelo Di Beo, segretario dell’Unione Inquilini di Viareggio, citato nei giorni scorsi come possibile assessore al sociale della giunta Betti dopo le dimissioni di Roberto Rossetti – l’incarico è stato poi affidato a Isaliana Lazzerini, ndr.

“L’assessore alla casa e al sociale è una figura molto importante per tutti i comuni d’Italia che vivono ogni giorno il dramma dell’emergenza abitativa e della distruzione del welfare, ma sono proprio gli alti funzionari di questi comuni che per la maggior parte delle volte, aiutano a feomentare la crisi sociale che si estende su tutto il tessuto delle classi più disagiate.

“L’assessore alla casa e al sociale è una figura molto importante per tutti i comuni d’Italia che vivono ogni giorno il dramma dell’emergenza abitativa e della distruzione del welfare, ma sono proprio gli alti funzionari degli enti, che per la maggior parte delle volte, aggravano situazioni già complesse.

“A Viareggio le dimissioni di Rossetti hanno rilanciato quello che da tempo dico e che da tempo denuncio insieme a tutti i miei compagni: una politica fatta di incoerenza, vergogna e perdita dei valori, solo attratta dalle cariche di potere e dalla promesse di raccomandazione”.

Altra cosa sarebbe stato, per il segretario dell’Unione Inquilini, partecipare ad una giunta dove forte si fosse sentito il ‘profoumo di sinistra’, con un modello di governo come quello del comune di Marinaleda in Spagna dove la disoccupazione è allo 0%, dove tutti hanno una casa e dove la collettività sociale mantiene alti i valori di libertà e ugualianza: “Sarei ben stato felice e fiero di poter ricoprire una carica da assessore là dove ci sia una giunta di sinistra, determinata a destituire l’ordine costituito, a rivoluzionare totalmente il sistema, a ribaltare le logiche di potere e a mutare il dna della politica Italiana.

Foto Versiliatoday
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“Io non mi confonderò mai con il Partito Democratico e nemmeno con tutti i partiti e partitini seguaci e complici del proseguimento di una politica fondata solo sul profitto e sulla speculazione. Per questo sarebbe stato impossibile per me accettare qualsiasi incarico in giunta. Sono ben consapevole che purtroppo, la mediazione e lo scendere a patti, è una forma difficilmente aggirabile nella politica italiana e questo non vuol dire che la mia collaborazione e la mia disponibilità verso il Comune sarà sempre disponibile per il solo bene delle persone e non per la visibilità di un politico.

“Aggiungo anche e ironicamente, che se fossi assessore al sociale e alla casa, la giunta si vedrebbe sommersa da decine e decine di occupazioni legalizzate o quantomeno condivise, avrebbe un assessore che si accamperebbe davanti alla prefettura per chiedere il blocco degli sfratti, si troverebbe un assessore all’interno dei conflitti, dalla parte delle barricate e a costruire le stesse barricate, avrebbe la grana di un assessore che cercherebbe in qualsiasi modo possibile di requisire tutto ciò che c’è di abbandonato in città”.

Non poteva mancare una stoccata al neo assessore: “Lazzerini sarà il nuovo assessore e festeggerà la sua carica con il primo posto per l’incoerenza, visto il suo precedente comunicato sul caso Rossetti. Se avrà il coraggio di tentare a fare le cose sopra citate, avrà la mia riconoscenza. Conoscendo il suo partito, però, credo che nulla di tutto ciò verrà fatto e questo non farà nient’altro che dispormi, con ancor più determinazione, in prima linea per la difesa dei diritti del popolo.

“Non sono più disposto a vedere e accettare politiche assistenzialistiche, non ho fatto politica in tutti questi anni per cedere ai primi tentativi di inglobarmi nel sistema: se ho passione nel far politica è proprio perchè questo sistema lo voglio distruggere e cambiare completamente, sempre a fianco dei miei compagni.”

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